Il Contributo Scolastico non è obbligatorio! – SCARICA IL MODULO PER NON PAGARLO 11/21/12
Dopo i tagli della legge 133 del 2008 la maggior parte delle scuole di tutto il paese hanno cercato in questi anni di recuperare risorse attraverso l’imposizione di un contributo ...
Dopo i tagli della legge 133 del 2008 la maggior parte delle scuole di tutto il paese hanno cercato in questi anni di recuperare risorse attraverso l’imposizione di un contributo alle famiglie che, con ipocrisia, viene chiamato “volontario”. Talvolta le cifre che vengono richieste agli studenti raggiungono o superano il centinaio di euro, andando a pesare gravemente sulle tasche delle famiglie già in difficoltà dopo l’inizio dell’anno scolastico e le sue spese connesse (libri, materiale scolastico). Da troppi anni si scaricano sulle famiglie le inefficienze e i tagli dello Stato centrale all’Istruzione, andando sempre più a delineare una scuola di fatto a pagamento, privata, alla quale è sempre più difficile accedervi per la maggioranza delle studentesse e degli studenti italiani. Un processo di dequalificazione che verrebbe ulteriormente confermato se venisse approvata la legge di stabilità con il previsto taglio di 47,5 milioni di euro alle economie dei fondi FIS, che non sono altro che i Fondi di Istituto che vengono utilizzati per il funzionamento ordinario delle scuole, per i corsi di recupero o di approfondimento e per il DPR 567 del 10/10/96, che promuove la partecipazione e la progettualità degli studenti all’interno degli Istituti. Il Ministero comunque, dopo le nostre pressioni degli anni scorsi, con la circolare 0000312 ribadisce che:
- il contributo è VOLONTARIO e non può essere imposto in alcun modo
- le risorse ottenute dal contributo possono essere usate ESCLUSIVAMENTE per ampliare l’offerta formativa e non per il funzionamento ordinario della scuola
- su principi di trasparenza ed efficienza le scuole DEVONO fornire preventivamente la finalizzazione dei contributi e a fine anno rendicontarne l’utilizzo
- infine le famiglie DEVONO essere informate della detraibilità fiscale del contributo
Questa circolare è un documento utilissimo per la vittoria di vertenze sul contributo volontario. Oggi più che mai, in un periodo di grave crisi economica, non è giusto scaricare i costi del funzionamento ordinario delle scuole alle famiglie.
Vogliamo veramente un paese nel quale studia solo chi vive in condizioni di agiatezza economica? Vogliamo che solo le scuole finanziate dai privati possano garantire un’adeguata offerta formativa ma inevitabilmente schiava delle logiche del profitto, come avverrebbe se venisse approvato il PdL 953 (ex Aprea)? Possiamo permettere che la nostra Costituzione rimanga carta morta, soprattutto nei suoi articoli 3,33 e 34?
Se credi che sia giunta l’ora di denunciare questa ingiustizia scarica il Modulo Vertenza Contributo Volontario UdS (325) per presentare nella tua scuola una vertenza per il NON PAGAMENTO del contributo volontario.
Sappiamo bene che il più spesso delle volte le scuole richiedono il contributo perché in difficoltà economiche, ciononostante non hanno alcuna legittimità ad imporlo come succede in molti casi! Fai rispettare i tuoi diritti! Non farti ricattare!
Contattaci per essere aiutato nella compilazione del modulo o se ricevi minacce da presidi e professori che vogliono negarti gite o iscrizioni.
Scrivici a info@unionedeglistudenti.it oppure chiamaci allo 06/69770332
-> Per approfondire il tema, ti consigliamo di leggere questi articoli:
- Scheda informativa su tasse e contributi volontari: tutto quello che devi sapere sui soldi che dai alla scuola
- Tasse o contributi? Il teatrino dei pagamenti scolastici
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