TRIESTE – Provvedimenti repressivi contro gli studenti dell’Oberdan 12/14/12
TRIESTE – Oggi 14/12/2012 inzierà una serie di Consigli di classe straordinari convocati dalla preside del liceo scientifico G. Oberdan; la motivazione di questi Consigli è semplice:decidere quali provvedimenti prendere ...
TRIESTE – Oggi 14/12/2012 inzierà una serie di Consigli di classe straordinari convocati dalla preside del liceo scientifico G. Oberdan; la motivazione di questi Consigli è semplice:decidere quali provvedimenti prendere nei confronti dei 32 studenti che la mattina del 5/12/2012 sono stati identificati dagli agenti della Digos in seguito ad una tentata occupazione dell’edificio scolastico. Questa infatti è stata la decisione presa dal collegio docenti:che ogni consiglio di classe,ciascuno presieduto dalla stessa preside, dovesse decidere in merito ai ragazzi delle diverse classi quale fosse la pena più ‘giusta’ per le loro azioni;queste decisioni potranno andare dall’abbassamento del voto di condotta in maniera drastica fino,nel peggiore dei casi(che ci auguriamo,per noi e per gli stessi che saranno chiamati a decidere, non avvenga), ad una sospensione dello studente in questione.Ci chiediamo come tutto questo sia realmente possibile. Noi studenti dell’Oberdan avevamo preso una decisione nei giorni precedenti al 5 Dicembre:avevamo deciso di, poichè non è stato possibile attuarlo con i professori,prenderci,anzi, avevamo deciso di riappropriarci della nostra scuola per poter all’interno di essa svolgere delle attività che noi credevamo utili sia per la crescita degli studenti che per lo stesso edificio;avevamo deciso infatti di,oltre a tenere dei corsi sulla didattica alternativa, ripittare i muri,le porte,cercare di mettere un pò a posto alcune strutture come i bagni(dato che la provincia,per mancanza di soldi o non si sa bene per quale motivo,continua ad ignorare queste situazioni),tanto che la notte stessa avevamo con noi pennelli e vernice per iniziare dalla mattina i nostri lavori.Sapete tutti quello che è successo: la Digos, su ordine della preside, ha fatto irruzione nell’Istituto rompendo una finestra(che,ci teniamo a dirlo,non è ancora stata sostituita) e i ragazzi,presi anche dal panico per il gesto di violenza della polizia (perchè il gesto violento è quello di rompere una finestra quando dietro ad essa c’è la faccia di un ragazzo,non quello di occupare una scuola dopo aver tentato per settimane di costruire un qualcosa di alternativo con i professori,dopo che questi hanno rifiutato di accettare la nostra proposta di 3 giorni di cogestione per poter,appunto,svolgere queste lezioni su temi alternativi e questi lavori) sono in gran parte scappati quando hanno visto le forze dell’ordine entrare; degli studenti però che si trovavano al loro interno 32, di cui 4 maggiorenni, sono stati identificati al terzo piano dell’edificio e proprio questi 32 studenti domani saranno chiamati a difendersi nei Consigli delle rispettive classi i giorni venerdì 14/12 e martedì 18/12 davanti a quello che sembra quasi un tribunale istituito da preside e professori. Noi studenti non crediamo sia possibile che questo accada;non può essere infatti che ormai i ragazzi non possano veramente più esprimere il loro dissenso e la loro voglia di cambiare le cose senza che essi vadano incontro ad intimidazioni e repressioni da parte delle autorità,delle istituzioni,di chi,insomma,ha il potere purtroppo di decidere sulla loro vita; inoltre la preside ha anche avuto la brillante idea di chiamare una ditta per ‘rimettere in sesto’ l’edificio scolastico(sostanzialmente per riportare i banchi nelle classi quindi,cosa che la settimana precedente aveva lasciato fare a noi studenti davanti ai suoi occhi) e ha deciso di addebitare il costo della suddetta proprio a queste 32 persone,nonostante esse si fossero dette disponibili loro stessi a rimettere a posto ogni oggetto che non lo fosse.Per questo motivo,e per gli stessi motivi che ci hanno mosso durante la protesta,motivi che hanno creato in noi una solidarietà rara da trovare nelle scuole come all’esterno di esse, in queste due giornate cercheremo di essere presenti per dare la nostra soldiarietà a queste 32 persone e per affermare che noi a queste regole imposte non ci stiamo e non ci staremo mai, perchè finchè avremo la speranza di poter cambiare qualcosa in questa città,in questo paese,noi non ci daremo per vinti; chiediamo quindi che non solo noi studenti dell’Oberdan siano presenti in queste due giornate,ma che si presentino a dare man forte ai ragazzi anche gli studenti delle altre scuole,i genitori e chiunque volesse esprimere il proprio dissenso rispetto alle decisioni prese dalla preside e da parte dei docenti. Vi prego, siateci, e dimostriamo che noi ragazzi,in realtà, non siamo soli.
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