BARI – Oggi 27 novembre le studentesse e gli studenti di Scacchi, Socrate, Salvemini, Euclide hanno occupato le loro scuole, riprendendosi i loro spazi di discussione, democrazia e partecipazione.
Dopo le assemblee e le manifestazioni di questi mesi, la mobilitazione continua all’interno delle scuole, che diventano laboratori di costruzione di un’alternativa e di liberazione dei saperi.
Una scuola occupata è infatti una scuola nella quale non esiste qualcuno la cui voce conti più di altre, è una scuola davvero democratica e aperta: non si tratta di chiudersi dentro i propri istituti ma di renderli spazi di partecipazione per tutti.
In un momento in cui , con il PDL Aprea, si vuole togliere ogni potere alla componente studentesca, con l’eliminazione della rappresentanza, si vogliono imporre dall’alto metodi di valutazione quali l’INVALSI, si vogliono far entrare i privati nelle scuole, diventa necessario riappropriarsi dei luoghi della formazione e caratterizzarli con i nostri contenuti e le nostre rivendicazioni.
Diventa essenziale parlare di saperi liberi, di didattica alternativa e commissioni paritetiche, di diritto allo studio, iniziare a costruire un’alternativa concreta e costituire il cambiamento che vogliamo vedere nelle nostre scuole.
Noi crediamo che ci siano altre strade possibili, oltre quella della privatizzazione intrapresa dai vari governi, e siamo per questo in prima linea nel modificare l’esistente e creare scuole e città differenti, affermando il protagonismo attivo degli studenti.
Una scuola occupata è una scuola liberata, un nuovo spazio nel quale affermare la nostra volontà di invertire la rotta e dirigerci verso una società che metta la conoscenza e i saperi liberi al centro,
La mobilitazione non si ferma, gli studenti si riappropriano dei loro spazi e continuano questo autunno di lotta!
Unione degli Studenti Bari