fare Rappresentanza
Le prime iniziative e come essere eletti
Durante l’inizio dell’anno scolastico, soprattutto nel mese di ottobre, si hanno maggiori opportunità per mettere solide basi al lavoro futuro. E’ con le prime iniziative dell’anno che si raccolgono anche maggiori consensi alle elezioni scolastiche. E’ fondamentale che tutti i militanti della nostra organizzazione si impegnino a farsi eleggere nei Consigli d’Istituto e come rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti (CPS).
Spesso, però, ci si scontra contro i muri dell’indifferenza oppure si è costretti a fronteggiare ragazzi stereotipati (“il più figo della scuola” o quello che solo per il fatto di essere all’ultimo anno si sente titolato “ad avere più esperienza”). Occorre proporsi in maniera altrettanto determinata e con un’arma in più, quella di un programma concreto e pieno di idee innovative.
La campagna elettorale la sanno fare tutti, almeno quella con i volantini. Noi dobbiamo fare di più: iniziare a fare le cose prima di essere eletti, legittimandoci “rappresentanti” prima delle elezioni stesse; facendoci vedere attivi tra i corridoi e nelle classi fin dai primi giorni.
Cosa fare? Distribuire lo Statuto degli Studenti in ogni classe denunciando che il compito della distribuzione spetterebbe alla scuola; scrivete un volantino di accoglienza alle prime; iniziare con le riunioni del collettivo e passare per le classi per qualsiasi avviso; farsi interpreti di ogni onda spontanea di disagio da parte dei compagni di scuola; convocare autonomamente la prima assemblea d’istituto senza aspettare i vecchi rappresentanti (spesso già diplomati e quindi fuori dall’istituto) o la mano di qualcuno dal cielo; lasciare nel programma della vostra lista ampio spazio a ciò che realmente e subito vogliono gli studenti, oltre alle proposte che possono sembrare più lontane dalla “pancia” degli studenti, ma che comunque sono fondamentali per costruire un’alternativa politica e sociale dal basso.
Così facendo dovreste scongiurare anche la vittoria delle forze di destra, che in molte scuole avanzano prepotentemente. Se si rende necessario, accendete anche una battaglia più politica denunciando con forza le apologie al fascismo e quindi smascherando da subito i vili e inconsapevoli ragazzi, che magari non sanno nemmeno cosa sia il fascismo ma vi aderiscono idealmente sulla base delle parole d’ordine fascinose come “il branco”, il “cameratismo”, il “nazionalismo”, “l’odio verso il diverso”.
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