‘Un concorso per 20 mila insegnanti’. Profumo, buone notizie e ambigui silenzi – da ilcorsaro.info 01/17/12
Dopo 13 anni di attesa vi sarà un nuovo concorso pubblico per gli insegnanti. A renderlo noto è stato il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo. In un’intervista al ...
Dopo 13 anni di attesa vi sarà un nuovo concorso pubblico per gli insegnanti. A renderlo noto è stato il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo. In un’intervista al Il Messaggero il Ministro ha annunciato che il prossimo settembre verrà ripristinata la procedura concorsuale per il reclutamento di 20 mila docenti – ferma dal 1999 – e che ad essa potranno prendere parte “anche le nuove leve, altri ventimila, che quest’anno seguiranno i tirocini formativi attivi”. Per tanti, per i 240 mila insegnanti precari – che hanno visto annullate per sei volte il concorso nazionale – non vi saranno vie preferenziali. “Dobbiamo dare la possibilità di accesso sia a chi è più grande sia ai giovani” ha aggiunto Profumo “Questi ultimi non possono sempre essere lasciati indietro. La scuola chiede anche docenti con età più vicina a quella dei ragazzi”.
Nell’intervista il Ministro ha trattato anche altri temi. Rispetto alla situazione della didattica italiana Profumo ha criticato – pur senza dare ulteriori chiarimenti – l’impostazione della lezione frontale e ha proposto che le classi vengano cambiate sistematicamente da parte degli alunni. Riguardo all’università e alla ricerca, infine, il Ministro ha posto come priorità quella di accrescere la capacità del Paese nell’acquisizione di fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea nonché la competitività dei ricercatori e delle imprese italiane.
Non sono stati trattati, nell’intervista, temi che hanno suscitato critiche e polemiche in questi giorni. Profumo non si è, infatti, dichiarato riguardo all’ipotesi avanzata pochi giorni fa dal sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria riguardo alla riduzione di un anno (da 13 a 12) del percorso di studi scolastico e alle critiche ricevute riguardo al bando per l’erogazione dei fondi ministeriali sulla ricerca. Su quest’ultimo tema nei giorni scorsidiversi commentatori hanno criticato il decreto per le complesse procedure di assegnazione dei fondi che favorirebbero le ricerche gradite ai gruppi scientificamente più forti.
Share
- digg
- technorati
- delicious
- stumbleupon
- myspace
You can leave a response, or trackback from your own site.
Leave A Reply