UDS: SANZIONI INGIUSTE PER I DUE STUDENTI SOSPESI DALL'ITIS DI SUSA
Nella giornata di oggi, 27 Marzo, due ragazzi, Elvis e Marcone dell’ITIS di Susa, sono stati sospesi per 7 giorni in seguito alla distribuzione di volantini NoTav. Il volantino conteneva accuse alle ditte responsabili della costruzione delle reti di protezione del cantiere, la Martina Service e la Italcoge, le quali venivano definite “serve della mafia”. Il figlio del signor Martina anche lui frequenta lo stesso ITIS di Elvis e Marcone e, tornato a casa con il volantino sconvolto, avvrebbe spinto il padre, titolare della ditta Martina Service, a querelare la scuola. La risposta del preside, però, è stata spropositata: 1 settimana di sospensione dalle attività didattiche e l’affermazione «Ci lamentiamo che nella società non ci siano valori e poi lasciamo correre. Io non ci sto. Secondo me una settimana di sospensione non era affatto esagerata».La sanzione non è stata revocata anche dopo le critiche dei due consigli di classe.
“Riteniamo scandalosa la risposta del preside Paciariello - afferma Mariano di Palma, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti - e vogliamo ribadire ancora una volta che non è con questo tipo di azioni che si insegnano i valori della società. Non solo questo è un atto inutile e spropositato ma nega anche da un lato la possibilità agli studenti di manifestare le proprie idee rispetto ad un tema di attualità, diritto sancito dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Non esiste colpa, non esiste nessuna motivazione valida per una sanzione del genere.”
“E’ gravissimo - conclude la nota dell’Unione degli Studenti - che vengano fatte osservazioni come «Con il buonismo non si educa nessuno» da un Dirigente Scolastico, in quanto non è con questi atti di forza ciechi e sordi che si insegna alle studentesse e agli studenti. 7 giorni di sospensione non cambieranno l’idea di Elvis e Marcone, come non gli permetteranno di capire se hanno sbagliato e dove hanno sbagliato. C’è bisogno di rivedere i metodi di giudizio del comportamento, scardinando misure sbagliate ed oppressive come il limite delle 50 assenze, il 5 in condotta o le sospensioni non motivate.”
UNIONE DEGLI STUDENTI