NUMERO CHIUSO: SE LO CONOSCI LO COMBATTI!
Tra pochi giorni migliaia di studenti, che hanno appena concluso le scuole superiori, si troveranno a fare i conti con i test di ammissione per le facoltà a numero chiuso. Anche quest’anno infatti, dopo gli scandali che caratterizzarono le prove d’ammissione dello scorso anno accademico, si ripropone all’attenzione delle cronache il problema del numero chiuso. C’è chi, inneggiando al merito e alla valorizzazione dei più “capaci”, ne sostiene la giustezza e chi, come noi, ne denuncia la assoluta illegittimità, per diverse ragioni.
Innanzitutto, non è concepibile un sistema che, selezionando in entrata attraverso test di dubbio valore, ponga un discrimine così netto e deciso tra chi può accedere alla facoltà che ha scelto per il proprio futuro e chi, invece, deve rassegnarsi ad una soluzione di ripiego, spesso a causa non di mancanze personali, ma in virtù di un contesto economico e culturale sfavorevole. Inoltre, ciò che più fa rabbia è vedere come il numero chiuso sia sbandierato come norma a tutela del merito mentre, in realtà, sia solo un modo per ovviare alle carenze strutturali che affliggono l’università italiana, da anni falcidiata di risorse e di spazi.
A riprova di ciò basta andare a leggersi la legge 264/99 (che regolamenta il numero chiuso), che infatti stabilì l’accesso programmato su tutto il territorio nazionale per quelle facoltà che necessitano di particolari attività laboratoriali e di tirocinio.
Se servono i laboratori, ma i laboratori non ci sono in numero sufficiente, cosa fa lo Stato italiano? Invece che investire per aumentare il numero dei laboratori, impedisce a migliaia di studenti di frequentare quelle facoltà: è questo il merito di cui si sente tanto parlare?
Senza parlare poi della proliferazione di corsi a numero programmato (dal 2001 al 2006 c’è stato un aumento del 320%!); anche qui, i singoli atenei hanno deciso di ovviare a carenze strutturali e di organico “tagliando” drasticamente il numero degli studenti.
Quello dei laboratori è solo un esempio, indicativo però di un sistema e di un modo di pensare che, in nome del merito, seleziona socialmente gli studenti e le studentesse, impedendo a molti l’accesso libero ai saperi.
Contro questo sistema l’Unione degli Studenti si batte da sempre, e per questo ha sostenuto e sostiene le battaglie dell’Unione degli Universitari; per una scuola ed un’università libere, pubbliche e gratuite, per tutti.
Di seguito l’elenco, facoltà per facoltà, delle date dei test d’ammissione per le facoltà a numero chiuso indicate dalla legge 264/99
Medicina: 3 settembre
Odontoiatria: 4 settembre
Veterinaria: 5 settembre
Architettura: 8 settembre
Professioni sanitarie (Logopedia, Fisioterapia…): 9 settembre
Scienze della Formazione Primaria: 10 settembre
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