GENOVA – Studenti del Klee-Barabino sospesi durante l'autogestione: La vostra repressione non fermerà la nostra protesta!
Gli studenti del liceo artistico Klee Barabino della sede di Genova Quarto hanno deciso al seguito di diverse assemblee di autogestire la scuola. Un modo per mettere in pratica una produzione di saperi dal basso per far fronte ai tagli e leggi (in primis il progetto di legge 953 “Ex-Aprea”) che avviano l’istruzione pubblica sulla strada della privatizzazione. Queste politiche hanno incontrato nelle settimane scorse la resistenza di studenti e docenti che si sono riversati nelle strade in occasione dello sciopero generale europeo lo scorso 14 Novembre.
Ora in tutta Italia non si contano le scuole occupate o in autogestione o che inizieranno nelle prossime settimane, e gli studenti del Klee-Barabino hanno deciso di aderire a questa forma di protesta che oltre alla contestazione alle politiche sulla scuola e al pdl Aprea si propongono di creare un’alternativa: un modello di scuola alla base del quale c’è la diretta partecipazione dello studente, c’è una diversa idea di didattica che rende lo studente protagonista del processo di apprendimento e lo mette in discussione e ne sviluppa il senso critico. Durante le autogestioni si organizzano Lezioni alternative (molte delle quali gestite direttamente dagli studenti), incontri, assemblee, workshop e dibattiti riguardanti temi di attualità, il percorso di studi o interessi personali.
Ma tutto ciò spesso non è ben visto da presidi e dirigenti autoritari che tentano di salvaguardare un modello di scuola obsoleto e totalmente verticista. E come è avvenuto al Klee-Barabino attuano provvedimenti repressivi come le sospensioni al fine di dissuadere gli studenti dal partecipare a qualsiasi forma d protesta.
Infatti le sospensioni,più di 10 , sono chiaramente volute da parte della dirigenza scolastica, che in mancanza di motivazioni disciplinari serie ha punito gli studenti per aver sbagliato la modalità con cui avevano scritto la manleva, o coloro che fumavano sigarette nel cortile della scuola od usavano il cellulare durante l’autogestione.
Chiediamo l’immediato ritiro delle sospensioni, provvedimenti dettati da motivazioni politiche e non disciplinari con l’obbiettivo di far cessare l’autogestione e far rientrare tutto nell’ordinarietà. Ma non ci faremo intimorire da queste minacce le nostre ragioni sono troppo forti continueremo ad autogestire le nostre scuole come avevamo programmato (a partire dalle prossime settimane diverse scuole a Genova si uniranno), continueremo a scendere in piazza, la posta in gioco è troppo alta: è in gioco il futuro di noi studenti e professori!
Unione degli Studenti Genova
Klee Sezione Quarto
Cobas Scuola
Roberto Pardini, Ugo Gabaldi comitato docenti autoconvocati