CARO LIBRI, NO GRAZIE!
Clicca qui per scaricare il decreto ministeriale sui tetti di spesa per i libri di testo!
Come accade ormai da moltissimi anni, con l’avvicinarsi dell’inizio delle lezioni si ripropone la vexata quaestio del costo esorbitante raggiunto dai testi scolastici: il cosiddetto caro libri.
Anche quest’anno infatti, con buona pace dei moniti dell’Antitrust e del Ministero della pubblica istruzione, e in barba ai tetti di spesa fissati all’interno del Decreto Ministeriale n.28 del 22 febbraio 2008, le indagini effettuate da repubblica.it e da Altroconsumo registrano un vertiginoso aumento del costo dei libri di testo, strumenti indispensabili per affrontare gli studi.
Secondo l’indagine di Altroconsumo, effettuata su un campione di 276 istituti scolastici tra scuole medie e superiori, ben il 46% delle classi sforerebbe i tetti di spesa imposti dal precedente esecutivo; per repubblica.it, che ha preso al vaglio le liste dei libri di ben 300 prime classi di licei scientifici e classici, saranno 7 classi su 10 a superare i tetti di spesa, con un esborso medio di 500 euro a studente (escludendo dal computo i dizionari, coi quali la spesa schizza a 750 euro!), a fronte di un limite che per i classici arrivava a 320 euro, e per gli scientifici a 305.
Già di per sé la situazione descritta dalle indagini statistiche può ben essere definita scandalosa, soprattutto vista e considerata la quasi totale assenza di agevolazioni e gratuità per l’acquisto dei testi scolastici; se a questo aggiungiamo la strategia editoriale spregiudicata, che porta gli editori, con l’implicita complicità dei consigli di classe, a rinnovare in continuazione i testi, impedendone così l’acquisto di seconda mano, ecco che il quadro diventa ancor più drammatico. Uno scenario disperante, che vede centinaia di migliaia di studenti trovarsi in situazioni di oggettiva difficoltà nell’accedere al sapere; il tutto in un contesto di attacco continuo alla scuola pubblica, al suo ruolo fondamentale nella vita del paese, con lo scopo di ridimensionarne man mano il suo valore come strumento di emancipazione di massa, riducendola a luogo di selezione sociale.
Chiediamo alle autorità competenti, in primis Ministero della Pubblica Istruzione e Antitrust, di adoperarsi affinché vengano immediatamente puniti gli abusi e sancite le infrazioni al d.m. 28 del 22/02/08; rivendichiamo inoltre, da parte del Ministero, adeguati interventi normativi e finanziari al fine di implementare le gratuità sui libri di testo, e per garantire la maggiore diffusione di strumenti come il comodato d’uso. Non è ponendo tetti di spesa, peraltro facilmente aggirati dagli editori, che si risolve il problema dell’accesso ai saperi: occorrono interventi strutturali, volti a risolvere il problema alla radice, eliminando le barriere che, discriminando all’accesso, selezionano socialmente gli studenti sulla base delle condizioni economiche e sociali di partenza.