Comunicato delle assemblee di facoltà delle università pubbliche di Madrid 11/08/11
Comunicato delle assemblee di facoltà delle università pubbliche di Madrid Di fronte alla giornata di sciopero e mobilitazione nazionale convocata per il prossimo 17 novembre, le assemblee degli studenti delle ...
Comunicato delle assemblee di facoltà delle università pubbliche di Madrid
Di fronte alla giornata di sciopero e mobilitazione nazionale convocata per il prossimo 17 novembre, le assemblee degli studenti delle università pubbliche di Madrid vogliono convocare una grande manifestazione in occasione di quella data in difesa dei servizi pubblici e contro i tagli allo stato sociale.
La mobilitazione del 17 novembre nasce dal mondo della formazione catalano ed è stata rapidamente accolta dalle piattaforme che rispondono agli attacchi al sistema della formazione e in difesa di questo servizio pubblico. Le assemblee degli studenti delle università e delle scuole pubbliche hanno deciso di aderire alla convocazione e lavorare per uno sciopero che riguardi tutti i settori del mondo della formazione. In questo ciclo di mobilitazioni contro i tagli alla scuola secondaria, le università non possono restare impassibili. Scuole e università, studenti e docenti, scenderanno finalmente insieme in piazza per lottare contro le misure che stanno smantellando l’istruzione pubblica nel nostro paese.
Non possiamo però comprendere questo scenario di tagli all’istruzione senza inserirlo in un processo più ampio di attacco ai servizi pubblici: vengono privatizzati la sanità, l’acqua, gli aeroporti. Stiamo assistendo ad una progressiva riduzione dello spazio pubblico e ogni giorno vediamo restringersi l’accesso ai beni e ai servizi fondamentali. Giorno dopo giorno ci vengono rubati i nostri diritti di cittadini: vediamo come si rendono facili i licenziamenti; come aumenta l’età pensionabile mentre la disoccupazione continua ad crescere; come siamo condannati ad accettare contratti precari senza nessuna garanzia per il futuro; come famiglie vengono espulse dalle loro case con il benestare della legge per tutelare i profitti delle banche. Viviamo un momento storico di perdita di conquiste sociali ottenute attraverso decenni di lotta. Ci stanno negando la possibilità di un lavoro degno, di una casa degna, di una vita degna.
Così come comprendiamo che i tagli all’istruzione rispondono a una logica più ampia di tagli ai servizi pubblici, comprendiamo anche che la lotta per l’istruzione non può essere portata avanti in modo isolato rispetto alla difesa dei diritti sociali. La manifestazione del 17 è un’opportunità per costruire una risposta congiunta di tutte le persone che si oppongo a questi attacchi e lottano per una maggiore giustizia sociale.
La Junta Electoral ci nega il diritto alla libertà di espressione, alla partecipazione politica e alla riflessione collettiva. Ci ha proibito di scendere in piazza nei giorni precedenti alle elezioni del 20 novembre. Scendiamo in piazza. Facciamoci sentire. Il 17 novembre torneremo a dimostrare che la vera democrazia non è in Parlamento.
Per la difesa del futuro, per la difesa del pubblico.
#tomalafacultad ((plataforma de asambleas de universidades públicas del Estado)
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