NAPOLI – Make school, not war! 09/18/13
NAPOLI – Inizia la scuola, e gli studenti tornano nelle loro scuole, nelle loro aule, dove non sempre sono pronti per riprendere i ritmi estenuanti, le corse di primo mattino ...
NAPOLI – Inizia la scuola, e gli studenti tornano nelle loro scuole, nelle loro aule, dove non sempre sono pronti per riprendere i ritmi estenuanti, le corse di primo mattino per arrivare in orario perchè l’autobus rotto non è partito, o magari perchè il treno risulta in ritardato. I ragazzi non sono pronti a tornare ad ascoltare passivamente lezioni noiose e frontali, a tornare in quelle strutture malmesse ed abbandonate a se stesse, dove al loro interno non sono altro che un numerino sul registro.
Non per questo, però, non si ricomincia con l’entusiasmo di rivedersi e di organizzarsi!
Per questo, l’Unione Degli Studenti Napoli, con la partecipazione delle scuole del territorio, ha incominciato il nuovo anno scolastico con uno slogan “MAKE SCHOOL, NOT WAR!”, per ribadire il nostro dissenso su ciò che sta succedendo in Siria, un conflitto che attualmente ha procurato oltre 100mila morti, e che ha fatto emigrare ben 2 milioni di persone e migliaia di bambini, un coflitto che dovrebbe semplicemente terminare con l’autodeterminazione del popolo siriano, lasciando perdere tutti gli interessi economici in cui tutto il mondo si è lasciato spalmare.
Inoltre, ancora una volta, abbiamo considerato quanto il nostro Paese sia coinvolto in molti di questi affari, come le azioni militari definite “missioni di pace”, ma soprattutto le spese ed il grande investimento nell’industria bellicca che sta portando avanti oramai da anni. Operazioni che, ogni giorno pesano sulle nostre spalle quanto 500 borse di studio, o come il costo di un singolo F35 che è l’equivalente di 307 asili nido.
Così, gli studenti napoletani hanno deciso di mostrare, sorridendo, delle bandiere della pace, o far volare questi aeroplanini ironici, per sensibilizzare le persone sulla delicata tematica, e per creare nelle scuola una cultura di pace.
“E’ fondamentale creare una coscienza studentesca su queste tematiche” afferma Paola Iavarone dell’esecutivo dell’Uds Napoli “Urlare il nostro dissenso dal basso, da noi studenti. Oltre ogni forma di retorica, perchè la pace è l’unica vittoria possibile.”
Per tutte queste ragioni, per migliorare la nostra scuola, ma anche e soprattutto per migliorare la nostra società, scenderemo in piazza l’11 Ottobre, non solo per rivendicare i nostri diritti e tutto ciò che ci spetta, ma per lanciare un segnale ed un alternativa di speranza!
Non c’è più tempo per restare a guardare.
NON C’È PIÙ TEMPO! #verso11Ottobre
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