Maturità 2014: perché non provare lo studio creativo nelle ultime ore? 06/17/14
pubblicato su west-info.eu, di Ilaria Lonigro Ultime frenetiche ore prima dell’esame di maturità 2014. Con la disperata ricerca delle tracce dei temi – spesso infruttuosa oltre che inutile. Invece di esplorare ...
pubblicato su west-info.eu, di Ilaria Lonigro
Ultime frenetiche ore prima dell’esame di maturità 2014. Con la disperata ricerca delle tracce dei temi – spesso infruttuosa oltre che inutile. Invece di esplorare il web in lungo e largo alla caccia dell’informazione decisiva, infatti, è meglio affidarsi allo “studio creativo“. Una tecnica che permette di memorizzare fatti e collegarli tra loro in modo efficace, agendo per obiettivi. Tutto quello che serve è un foglio grande e matite o pennarelli di colori diversi.
A spiegarci come funziona ci pensa uno dei massimi esperti di coaching creativo in Italia, Massimo Del Monte, psicologo e psicoterapeuta che da anni si dedica allo studio e all’applicazione dei processi creativi negli ambiti più disparati: vita privata, affari, studio.
“Nelle settimane o giorni precedenti alla maturità ogni argomento può essere affrontato seguendo le 5 fasi del Coaching Creativo. Il metodo utilizzato dai top manager delle grandi aziende”, dice a West. Chiunque può usare il coaching creativo, che punta a stimolare il pensiero tramite colori, immagini e gratificazioni.
Il primo passo consiste nel ricercare le informazioni da fonti diverse e creare una mappa. “Utilizziamo il brainstorming per buttare giù sul foglio tutto ciò che riteniamo di sapere su un argomento, per poi verificarlo solo in seguito” dice. Secondo step: dare un ordine alla mappa. “Si scrive l’argomento principale (una o due parole) al centro di un grande foglio e si tracciano vari rami colorati. Su ogni ramo, che rappresenta un paragrafo dell’argomento principale, si scrive un titolo in stampatello e si disegna un simbolo o un’immagine associata. In questo modo ogni sotto-argomento ha un suo colore, una parola che lo sintetizza e un’immagine che lo rappresenta. Da ogni ramo poi partono altri rami secondari che servono ad approfondire il tema trattato”.
Il terzo passo, quello più stimolante, è l’elaborazione della mappa. “Arricchirla di altri simboli, associare parole in base ad analogie e collegamenti. Questa è la fase che consente di assorbire meglio le informazioni”. La quarta fase riguarda l’esposizione: produrre un elaborato scritto ed esercitarsi a ripetere i concetti della mappa cercando di visualizzarli. Aggiunge lo psicologo: “Creare un’immagine mentale di se stessi mentre si affronta l’esame con un senso di sicurezza e si parla con scioltezza può essere molto di aiuto”.
Infine, verificare di volta in volta la preparazione, ponendosi obiettivi a breve termine. Solo così si raggiunge prima la gratificazione senza perdere in entusiasmo. Per ispirarsi nel brainstorming può essere utile guardare alcune immagini, come queste 100 raccolte apposta per facilitare innovazione e creatività. Questo metodo è utile anche se si deve scrivere una tesina o preparare un esame all’università.
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