Verona- Scuole impongono contributo volontario, ma l’Uds lo impedisce! 10/14/16
Sempre più frequente ormai a causa dello stato di definanziamento della scuola pubblica statale i casi di imposizione del contributo volontario. Uno strumento che, secondo la legge, dovrebbe servire per ...
Sempre più frequente ormai a causa dello stato di definanziamento della scuola pubblica statale i casi di imposizione del contributo volontario. Uno strumento che, secondo la legge, dovrebbe servire per il finanziamento delle attività autogestite dagli studenti e all’arricchimento dell’offerta formativa. Tuttavia questo viene sempre più spesso imposto ed anche utilizzato ad altri fini, come noi denunciamo da anni.
Questo è il caso di alcuni studenti della provincia di Verona che si sono ritrovati nella spiacevole situazione di dover pagare obbligatoriamente tale contributo a rate. Nell’istituto tecnico “Marconi” di Verona il mancato versamento di queste rate implica la mancata consegna del libretto delle assenze e, a ritardi nel versamento segue una sollecitazione da parte della dirigenza scolastica. Altra segnalazione arriva dall’Istituto “Giuseppe Medici” di Legnano, dove in seguito ad una segnalazione dell’Unione degli studenti si è risolto il contenzioso, dimostrazione dell’efficacia e dell’utilità del sindacato studentesco come strumento di giustizia per le studentesse e gli studenti!
A preoccupare invece è la situazione della scuola elementare di Oppeano, laddove non solo si impone il contributo, ma viene anche negata la possibilità per le famiglie di scorporare il pagamento del contributo dalla tassa
Tali episodi, sempre più all’ordine del giorno nelle nostre scuole, sono atti gravissimi che ledono il diritto allo studio e negano l’accesso all’istruzione. Le barriere economiche di accesso al sapere diventano così strutturali nella scuola italiana, definanziata e svilita del suo carattere “pubblico statale” attraverso l’introduzione dello “School Bonus” inserito nella Legge 107. Come unione degli studenti riteniamo inaccettabile tale imposizione che denota una mancanza di trasparenza ed una grave violazione del diritto allo studio. La scuola che crea disugualianze non è scuola. Non si può porre il contributo volontario come discriminante per l’accesso, per questo siamo al fianco delle studentesse e degli studenti colpiti da questa ingiustizia e saremo ovunque si porrà un limite sul diritto allo studio. Ogni qualvolta le condizioni economiche determineranno l’esclusione dalla formazione noi saremo pronti a intervenire perchè nessuno sia lasciato indietro!
Se anche tu hai ricevuto minacce per mancato pagamento del contributo o ti viene negato l’accesso a qualche servizio della scuola: Contattaci! Lo sportello vertenze dell’Unione degli studenti è sempre attivo, scrivi all’indirizzo: unionedeglistudenti@gmail.com o telefona al 3461234420
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