GENZANO DI ROMA – Studenti del Vailati contro la settimana corta 05/27/16
La buona scuola funziona! Ne saranno felici a Palazzo Chigi, sempre se riusciranno a saperlo, visto l’ingente impegno con la riforma costituzionale. Genzano Di Roma, 27 MAGGIO 2016: a seguito ...
La buona scuola funziona! Ne saranno felici a Palazzo Chigi, sempre se riusciranno a saperlo, visto l’ingente impegno con la riforma costituzionale. Genzano Di Roma, 27 MAGGIO 2016: a seguito delle ripetute esternazioni verbali da parte del D.S. del Liceo Scientifico Vailati di Genzano di Roma, prof.ssa Maria Soccorsa Parisi, riguardo la totale indipendenza della sua scelta di istituire la settimana corta dal parere degli studenti, i cui Rappresentanti sono stati definiti come nulla più che un ponte tra le sue intenzioni ed i ragazzi a cui comunicarle; a seguito dell’istitursi di una commissione che doveva produrre materiale per facilitare l’organizzazione della settimana corta riunitasi di fatto una sola volta e che non ha prodotto, ad oggi, alcun risultato nella suddetta organizzazione. A seguito di ciò i ragazzi del nostro Liceo hanno manifestato ieri attraverso un Sit-in e in un piccolo corteo arrivato fino al comune per parlare con il sindaco e manifestare il loro dissenso. Il dirigente non è uscito a parlare con noi. Per lei giochiamo. Per lei non vogliamo questa “miracolosa settimana corta” perché la nostra è una scuola di conservatori. Preferisce ammonirci tutti, non chiedendosi nemmeno perché siamo rimasti fuori. Sul fatto che ci saranno, se decidesse di imporre la settimana corta dispoticamente, 6 ore di lezione al giorno si impone la vista di un modo di procedere antidemocratico e privo di rispetto nei confronti del corpo studentesco dell’ istituto, accomunati a poveri ragazzi che non sanno ciò che dicono. “I ragazzi che votano non hanno importanza! Decido io!”Questo è ciò che, verbalmente, ci è stato detto. Perché? Perché di tutto questo? Perché se anche la riforma dell’anno passato non avesse cambiato molto nei limiti di ciò che un preside può o non può fare (come invece purtroppo ha fatto), ha cambiato la mentalità. Ora si crede che i dirigenti possano tutto. Non sceriffi, ma dei. E i ragazzi che protestano non cercano di cambiare il modo in cui sono considerati e manifestare i loro disagi, ma solo di intralciare la preside per il puerile gusto di farlo per puntiglio. Non molliamo comunque. I ragazzi saranno sempre di più.Il Ds dovrebbe ricordarsi che parte del suo incarico è rispettare e dialogare con tutte le componenti della scuola e che la scuola non è “sua” ma nostra. Ci faremo sentire per dimostrare che non siamo parte passiva, ma attiva della scuola come però purtroppo non siamo stati trattati.
LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI DEL LICEO GIOVANNI VAILATI DI GENZANO
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