CAMPANIA – Parte la campagna per l’abolizione della bocciatura! 04/19/15
Con questo documento vogliamo sviluppare un ragionamento circa il ruolo e la funzione dello strumento della bocciatura all’interno del nostro sistema formativo. Nonostante esso sia accettato oramai dalla maggior parte ...
Con questo documento vogliamo sviluppare un ragionamento circa il ruolo e la funzione dello strumento della bocciatura all’interno del nostro sistema formativo.
Nonostante esso sia accettato oramai dalla maggior parte degli operatori che vivono le nostre scuole, il dibattito che lo ha accompagnato nel corso degli anni, dalla sua introduzione ad oggi, è sempre stato molto ampio, investendo vari campi del “fare scuola”. Tale dibattito risulta inoltre essere tornato centrale soprattutto negli ultimi anni, con l’approvazione delle leggi 133 e 137 del 2008 (più nota come Riforma Gelmini), con cui si è reintrodotto il voto di condotta e si modificavano le norme che disciplinano la promozione (sufficienza in ogni materia e il cosìddetto “limite delle 50 assenze”).Il tentativo che qui proviamo a fare, è quello di analizzare, nella maniera più completa possibile, tutte le implicazioni intrinseche ed estrinseche di questo metodo, ma soprattutto i suoi necessari legami con quelli che sono, da una parte il modello di valutazione ad oggi vigente (e quindi le metodologie per cui si decide se bocciare o meno uno studente), e dall’altra la didattica,interrogandoci quindi soprattutto sulla figura del docente e sul suo rapporto con il gruppo-classe.
La tesi qui sostenuta, ovvero quella dell’abolizione della bocciatura, vuole essere una provocazione prima ancora che una rivendicazione, per provare ad aprire nuovi e necessari ragionamenti sui concetti di fondo della “Buona Scuola” di Renzi: valutazione e meritocrazia. Concetti di cui molto spesso diamo per assunto connotati che non gli appartengono realmente. Per chi, come noi, prova a combattere questo ennesimo attacco al mondo della formazione, è necessario riuscire ad individuare ed agire laddove le contraddizioni sono più evidenti, interrogando la materialità dei bisogni e dei problemi delle studentesse e degli studenti e creando sempre nuovi spazi di confronto e di partecipazione. La provocazione è quindi rivolta ad aprire una discussione forte su un tema, quello della bocciatura, che ha da sempre diviso, tanto i docenti (tra giustificazionisti e intransigenti), quanto gli studenti stessi.
La domanda che lanciamo, e a cui invitiamo tutti, docenti, studenti, presidi e genitori a rispondere, è quindi questa:
“Cosa cambierebbe nella scuola se domani abolissero la bocciatura?”
A questa domanda proveremo a dare durante tutto il testo degli incipit di ragionamento, consapevoli ovviamente che una risposta esaustiva non esiste e che da sola l’abolizione della bocciatura non basta al cambiamento che serve alla scuola italiana.
Siamo però d’altra parte convinti che da questi temi passi una riflessione ampia sul senso stesso della scuola e dell’istruzione nel nostro paese e che solo riuscendo ad avere un idea complessiva di essa si possano apportare le riforme di cui abbisogna il nostro sistema di formazione pubblica.
Leggi il documento di analisi!
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