Big mac o Cheesburger? NO GRAZIE, FORMAZIONE! 10/28/16
Ecco cosa propone il Miur come nuova frontiera dell’Alternanza scuola-lavoro: 10.000 posti per le studentesse e per gli studenti su tutto il territorio italiano nel famoso colosso dei ...
Ecco cosa propone il Miur come nuova frontiera dell’Alternanza scuola-lavoro: 10.000 posti per le studentesse e per gli studenti su tutto il territorio italiano nel famoso colosso dei Fast Food McDonald’s.
Le motivazioni, a detta della Multinazionale e del Miur, sarebbero tante: fare un percorso di Alternanza scuola-lavoro in questi luoghi serve a perfezionare le soft skills, a relazionarsi con il pubblico e soprattutto ad avviare un percorso facilitatore per entrare nel mondo del lavoro perchè , sempre a detta di McDonald’s, essendo loro uno dei grandi sbocchi lavorativi dei giovani non potevano esimersi dal partecipare a questo grande progetto.
Ecco quindi come l’Alternanza scuola-lavoro perde completamente quel valore formativo essenziale per rendere effettivamente utile quest’esperienza: ci chiediamo infatti come possa essere davvero formativa un’attività che esclude a priori un qualsiasi collegamento con i programmi che si fanno a scuola, uno dei requisiti minimi per definire l’Alternanza davvero di qualità, e che farebbe viaggiare il processo formativo su due percorsi non comunicanti fra loro.
Inoltre, seppur crediamo che siano fondamentali le “soft skills”, evidentemente non possiamo trovarci d’accordo con la definizione e con l’idea che ne hanno il Miur e McDonald’s: le soft skills ,infatti, si imparano lavorando in gruppo, sapendo gestire le relazioni e il lavoro quotidiano con tante persone intorno a te e con cui lavori assieme per arrivare ad un obiettivo comune, evidentemente stare dietro ad una cassa con un rapporto meccanico e frontale non può rispondere assolutamente al bisogno delle soft skills, ma anzi non fa che alimentare quel processo di solitudine e automazione che si cerca di combattere quotidianamente.
Un altro aspetto molto preoccupante è evidentemente la soluzione lavorativa che viene promossa: per rispondere alla disoccupazione giovanile dilagante ci viene offerto un posto di lavoro in McDonald’s, un posto di lavoro sottopagato e sfruttato, in un’azienda che non solo non rispetta le norme ambientali ma non rispetta neanche i diritti dei lavoratori e soprattutto, come sappiamo bene, spessissimo i giovani cercano questo tipo di lavori o per pagarsi gli studi visto che, come sappiamo bene, il diritto allo studio non viene garantito, o in attesa di trovare un lavoro che risponda al percorso formativo terminato.
Grave, inoltre, è il continuo posticipare dell’uscita dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza scuola-lavoro, strumento vitale per la buona riuscita di quest’esperienza che come abbiamo visto in questo primo anno per colpa di una mancanza di tutele spesso si è trasformata in vero e proprio sfruttamento.
L’Alternanza scuola-lavoro e quindi il processo formativo di tutte e tutti è una cosa seria e come tale va trattata. Ecco perchè è da tempo ormai che richiediamo un Codice Etico che le aziende devono rispettare per essere luoghi idonei all’alternanza, le commissioni paritetiche in tutte le scuole affinchè anche gli studenti possano decidere dove, come e con quali finalità fare l’alternanza, uno Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza scuola-lavoro che tuteli tutte e tutti.
Share
- digg
- technorati
- delicious
- stumbleupon
- myspace
You can leave a response, or trackback from your own site.
Leave A Reply