BARI – Impronte digitali a scuola. Le scuole non sono carceri! 05/04/16
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’iniziativa del preside della scuola media Duse di Bari di installare degli scanner digitali all’ingresso della scuola per monitorare gli ingressi degli studenti ...
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’iniziativa del preside della scuola media Duse di Bari di installare degli scanner digitali all’ingresso della scuola per monitorare gli ingressi degli studenti e per aggiornare momentaneamente i genitori sui ritardi dei propri figli.
Ancor più del tentativo di trasmettere definitivamente agli studenti la folle e controproducente idea della scuola come luogo di costrizione, in cui l’obbligo formativo viene assolto timbrando un cartellino piuttosto che partecipando attivamente al percorso educativo, spaventano le parole del dirigente scolastico con cui prova a giustificare questa iniziativa.
Il problema riscontrato dal preside sarebbe infatti quello delle “ragazzine” dell’istituto che gironzolano attorno alla scuola con gli ex alunni che non terminano il loro percorso formativo.
Proprio in un quartiere complesso come quello di San Girolamo, la scuola dovrebbe interrogarsi su come essere il più possibile un luogo aperto, inclusivo, in cui costruire motivazione e partecipazione, in cui costruire un’alternativa alle dinamiche securitarie imposte nella società, in cui uscire dalla logica del controllo, della sicurezza e della repressione e aprire un dibattito reale su come la scuola debba tornare ad essere un luogo di riscatto ed emancipazione.
La soluzione alla dispersione scolastica, all’allontanamento degli studenti e al crescente disinteresse verso lo studio, non può essere il controllo ossessivo nè l’utilizzo di strumenti punitivi per chi non risponde agli obblighi scolastici. Richiediamo l’immediata revoca della proposta delle impronte digitali, così come di tutti quegli strumenti simili che si stanno moltiplicando nelle scuole di tutta Italia, dalle telecamere ai cartellini da timbrare.
E’ necessario invertire la rotta ed aprire una riflessione reale non sulle conseguenze ma sulle cause che determinano l’allontanamento degli studenti dalla formazione, puntando ad una scuola più inclusiva attraverso la sperimentazione di strumenti didattici e valutativi innovativi, attraverso l’apertura al territorio e al quartiere e, ovviamente, attraverso la garanzia degli strumenti di accesso agli stessi luoghi della formazione, per ridare senso alla cultura e ai saperi nel nostro paese che devono oggi liberarsi da recinzioni e da strumenti di controllo.
UDS BARI
Leave A Reply