Sulla scia delle numerosissime occupazioni e manifestazioni di protesta contro “La Buona Scuola” del governo Renzi, la scorsa notte anche il Liceo Scientifico G.Salvemini di Bari ha deciso di radicalizzare la sua protesta attraverso un gesto più forte, deciso democraticamente dal collettivo della scuola. Gli studenti della stessa scuola hanno preso parte all’atto, come altri studenti in altre 20 scuole di tutta la città nelle settimane precedenti. La reazione della Dirigente scolastica è stata folle e repressiva: 8 giorni di sospensione e denuncia per il rappresentante d’istituto e altre due studentesse.
Nonostante le numerose polemiche portate avanti da dirigenti scolastici, uomini di partito e giornali, cui l’Unione degli Studenti ha sempre risposto con la chiarezza delle proposte emerse da quelle occupazioni, laboratori di partecipazione e proposta, nessun dirigente scolastico fino a questo momento aveva mai concretizzato così brutalmente le sue “minacce”.
Eppure questa mattina qualcuno, in atteggiamento dichiaratamente da “regime”, ha deciso di concretizzare la sua vendetta personale nei confronti di un rappresentante d’istituto troppo scomodo e di altre due ragazze. La dirigente del L.S. G. Salvemini ha preferito, infatti, l’intervento dei carabinieri al dialogo (mai ricercato) con gli studenti. Ha preferito sostanziare un attacco personale e politico soprattutto nei confronti del rappresentante d’istituto, già precedentemente definito “un pericoloso fondamentalista islamico” agli altoparlanti della scuola.
Riteniamo questo un atto gravissimo di repressione del dissenso, una minaccia vergognosa nei confronti di chi si batte ogni giorno per un’altra idea di scuola. Un atto che va a ledere i diritti del cittadino e dello studente, espressi a chiare lettere dalla carta dei diritti dell’uomo dell’Unione Europea, dalla carta costituzionale e dallo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti. Soprattutto, riteniamo questo un atto politico che non può passare inosservato. Da settimane infatti nelle scuole di Bari, ma più in generale in tutto il Paese, si vive un clima di odio e repressione nei confronti degli studenti in mobilitazione da parte di dirigente autoritari e di estrema destra. La reazione messa in atto dalla dirigente scolastica nei confronti del rappresentante non lascerà in silenzio le centinaia di studentesse e studenti che in questi giorni hanno deciso di mettersi in prima linea contro la privatizzazione della scuola pubblica e contro ogni forma di abuso di potere. Se pensano di intimidirci sbagliano di grosso, se pensano di colpirne uno per educarne cento sbagliano altrettanto perché la risposta sarà collettiva, non esclusivamente studentesca, ma di tutte le forze sinceramente democratiche attive a Bari che credono nella partecipazione e nei diritti. E’ finito il tempo degli abusi di potere!
Per questo oggi pomeriggio alle ore 17.00 tutte le studentesse e gli studenti che in queste settimane hanno preso parte alla protesta saranno sotto l’Ufficio Scolastico Regionale.
Occuperemo le vostre paure con la nostra gioia!
UNIONE DEGLI STUDENTI BARI
I PRIMI SOSTEGNI RICEVUTI:
- Dichiarazione di Mimmo Pantaleo seg. gen. Flc-Cgil
E’ sbagliato rispondere alle occupazioni delle scuole contro il piano buona scuola con le sospensioni e le denunce degli studenti alle autorità giudiziarie. L’ultimo caso si è registrato al Liceo Scientifico Salvemini di Bari. Occorre favorire il dialogo per comprendere le ragioni di quelle proteste. La scuola italiana vive in continue emergenze con tagli pesantissimi, la messa in discussione del diritto allo studio e il tentativo di imporre di una cultura aziendalista. Se si vuole veramente innovare il sistema di istruzione bisogna cambiare radicalmente le devastanti scelte politiche degli ultimi anni garantendo la partecipazione e non la repressione del dissenso. Per queste ragioni chiediamo che vengano ritirati i provvedimenti contro gli studenti. Si apra un vero confronto con tutte le componenti della scuola italiana sugli interventi necessari per migliorare la qualità dell’offerta formativa e per garantire a tutti l’accesso al sapere.
- SCUOLA BARI, FRATOIANNI (SEL): “DIRIGENTE NON CRIMINALIZZI IL DISSENSO”
Il coord. naz. e deputato di Sinistra E. Libertà, Nicola Fratoianni, deposita interrogazione sui fatti accaduti a Bari, al Liceo Salvemini, in cui la Dirigente ha denunciato il rappresentante degli studenti, in seguito a un tentativo di occupazione.
“La reazione della Dirigente scolastica del Liceo Salvemini di Bari è sproporzionata, oltre che ingiustificata. La denuncia nei confronti del rappresentante degli studenti della scuola è una ingiusta criminalizzazione del dissenso, manifestato da tutti gli studenti del liceo e da migliaia di studenti in tutta Italia in queste settimane, rispetto ai piani del governo Renzi.
Gli studenti hanno il diritto sacrosanto di manifestare, anche quando si arrivi alla decisione di occupare. Gli studenti protestano contro politiche del governo che riguardano tutto il mondo della scuola e che, dunque, dovrebbero interessare anche il corpo docente, il personale ATA e i dirigenti scolastici. Pertanto, ci si preoccupi di dialogare con gli studenti e di essere vicini a loro nei percorsi di discussione e di rivendicazione dei diritti, che poi ne condizionano la vita scolastica e professionale.
Il Dirigente ritiri la denuncia e ristabilisca un più idoneo canale di comunicazione e di confronto aperto e democratico, con gli studenti e con le loro famiglie.”
- IL SOSTAGNO DELL’ARCI BARI
“Esprimo il mio forte sconcerto per quanto è successo al Salvemini di Bari. Un educatore che arriva a denunciare un suo allievo denuncia innanzitutto il suo personale fallimento professionale. Il Salvemini è stato storicamente a Bari un luogo di formazione culturale e politica per tantissimi cittadini; nell’esprimere la mia stretta solidarietà allo studente denunciato, auspico il ritiro del provvedimento e il ripristino in quella scuola di un sereno clima di confronto democratico. In un periodo così delicato per la scuola pubblica italiana, c’è bisogno di unità di intenti e collaborazione, non certo di episodi assurdi come questo.” Luca Basso – Presidente Arci Bari