Dal 23 luglio al 5 di agosto, a Frassanito, si è svolto il Riot Village, il più grande campeggio studentesco, che coinvolge studentesse e studenti di tutto il paese.
Dal Coordinamento Nazionale dell’Unione degli studenti, alla IV Assemblea Nazionale della Rete della Conoscenza – “Defender la alegrìa, organizar la rabìa” e al congresso di Link – Coordinamento Universitario, diversi e numerosi sono stati i momenti di confronto, condivisione, elaborazione e costruzione delle prossime stagioni di lotta.
In queste intense giornate più di 1500 studentesse e studenti hanno preso parte alle numerose attività politiche e culturali del campeggio, dai dibattiti, ai workshop e ai cineforum.
In un paese stretto nella morsa dell’antipolitica è stato necessario fare uno sforzo di messa in discussione di modelli e pratiche e avviare una fase di sperimentazione interna a tutti i livelli sulle prassi politiche, le forme organizzative, sull’esplorazione tematica dell’identità dei soggetti in formazione.
Un’ampia rielaborazione propedeutica alle future fasi di movimento, sulle quali a lungo ci siamo confrontati in tutti i luoghi di discussione del campeggio.
L’UdS, Link e la Rete della Conoscenza hanno individuato come prima data di mobilitazione autunnale Venerdì 11 ottobre.
Defender la alegrìa, organizar la rabìa, questa frase è stata più volte ripetuta al Riot Village e continueremo a farlo nelle scuole, nelle università, nelle piazze e nei quartieri.
L’11 ottobre darà il via ad una nuova stagione di lotta e lo farà coinvolgendo le studentesse e gli studenti di tutto il paese, non solo sul tema dell’istruzione, perchè ormai l’attacco che subiamo è generale e generalizzato.
Noi ci saremo, ci saremo contro lo smantellamento della scuola e dell’Università pubblica, per il welfare, per una mobilità nuova e sostenibile, per una sanità pubblica, per la casa come diritto e non come privilegio. Ci saremo per difendere la costituzione e la democrazia.
Ci saremo contro le esasperanti privatizzazioni di tutto ciò che è pubblico e per i beni comuni, ci saremo contro le grandi opere e per l’ambiente, per la salute, per il lavoro; ci saremo contro l’omofobia, il femminicidio e la repressione, per rivendicare, costruire e difendere i diritti fuori e dentro i luoghi della formazione.