Sabato 16 giugno: i precari in piazza 06/15/12
da ilCorsaro.info – Saranno molte le reti di precari e studenti che scenderanno in piazza domani, sabato 16 giugno, a Roma per dire no alla precarietà nel lavoro e nelle ...
da ilCorsaro.info – Saranno molte le reti di precari e studenti che scenderanno in piazza domani, sabato 16 giugno, a Roma per dire no alla precarietà nel lavoro e nelle vite. La manifestazione, lanciata dal comitato “Il nostro tempo è adesso”, avrà luogo a piazza Farnese dalle ore 18 alle ore 22.
“Sarà la piazza – dicono gli organizzatori – di una generazione che non ce la fa più, ma anche di tutto il paese, perché la precarietà è l’emblema di un modello di sviluppo violento che dimentica le persone. Vuole essere soprattutto la risposta ad un Paese che ci invita alla fuga e a cui noi
rispondiamo invece che vogliamo restare, riprenderci le nostre vite e il nostro paese.”
Questa mattina, in vista della manifestazione, un gruppo di precari del comitato hanno fatto un blitz davanti a Montecitorio, srotolando un enorme striscione contro una classe dirigente vecchia e soprattutto incapace, che ha fatto macerie dell’Italia e privato intere generazioni di un futuro.
“Di fronte al 36% di disoccupazione giovanile, a 4.000.000 di precari e agli oltre 2.000.000 di neet (sigla con cui si indicano i “Not in Education, Employment or Training”, ovvero i senza istruzione, lavoro nè apprendistato-tirocinio) L’arrotino precario con l’ultima tappa a Montecitorio chiede che venga bandita la riforma del lavoro, un nuovo modello di welfare universale, l’istituzione di un reddito minimo e l’estensione dei diritti e delle tutele per tutti.”
Sarà una piazza colorata, e al tempo stesso “incazzata” – promettono dal comitato organizzatore – una piazza che proverà a rendere visibili i tanti no, ma anche e soprattutto le proposte: un decalogo di proposte chiare e concrete sui cui dovrebbe aprirsi presto un dibattito.
Performances animeranno Piazza Farnese: oltre a un palco centrale su cui si alterneranno interventi delle reti di precari e la musica dei torretta style, tanti altri spazi e realtà occuperanno la Piazza.
Le diverse reti racconteranno di sé, della propria vita e della precarietà del proprio lavoro. Non mancherà l’ironia (estrema arma di sopravvivenza): Iva sei P
artita (rete di architetti e ingegneri in partita iva) allestirà lo “sfruttatometro”, sofistacato misuratore di sfruttamento del lavoro; I giornalisti precari realizzeranno l’edicola precaria, dal quale verrà strillonata la gazzetta del precario, il giornale che finalmente mette nero su bianco i tabù del giornalismo italiano; gli atipici rai invaderanno di teloni a piazza per un’assemblea atipica; l’arrotino precario farà poi il suo ingresso in piazza per annunciare l’arrivo del precario. E altro ancora.
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