FATECI SPAZIO! – come ottenere un’aula autogestita!
Le scuole che siamo costretti a vivere vedono gli studenti come utenti passivi di un servizio. L’impostazione frontale delle lezioni, l’autoritarismo dei presidi, il blocco delle attività extrascolastiche seguite ai tagli del 2008, la burocrazia che spesso invade i pochi luoghi di discussione rimasti aperti neutralizzano l’interesse e la partecipazione attiva degli studenti, sempre più spettatori passivi di scuole chiuse al confronto e incapaci di recepire i loro bisogni.
Le occupazioni e le autogestioni di questi mesi hanno segnato una radicale inversione di tendenza: gli studenti hanno liberato le aule e gli istituti con la forza delle proprie idee e la voglia di mettersi in gioco in prima persona per cambiare l’esistente. Nelle scuole occupate o autogestite i veri protagonisti sono stati gli studenti e le studentesse, i loro interessi e i loro problemi, ordinariamente ignorati per “rincorrere la fine dei programmi” o “non perdere tempo durante le lezioni”. Le centinaia di scuole liberate hanno ospitato dalla mattina presto fino alla sera assemblee sul diritto allo studio e sull’edilizia scolastica, workshop sulla crisi e la precarietà, laboratori autogestiti d’arte, scrittura creativa e tanto altro ancora. Chi, tra presidi e giornalisti, ha provato a spacciare queste proteste per gesti rituali o vuoti di significato dovrebbe riconsiderare le proprie posizioni; gli studenti in questi mesi hanno sperimentato metodologie didattiche cooperative e realmente democratiche, hanno dimostrato che c’è un altro modello di scuola possibile, una società radicalmente diversa da costruire.
E’ necessario dare un seguito alle esperienze positive prodotte nelle scuole occupate e ancor di più, in quelle scuole in cui il protagonismo degli studenti non si è mai espresso, è necessario costruire una battaglia collettiva per prendersi spazi fisici di partecipazione.
“Gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado predispongono almeno un locale attrezzato quale luogo di ritrovo per i giovani dopo la frequenzadelle lezioni.” Art.2 comma 1 D.P.R. 567/96
Dobbiamo saper mettere al centro delle nostre battaglie la rivendicazione di SPAZI INTERNI ALLE SCUOLE AUTOGESTITI DAGLI STUDENTI, per poter discutere e studiare, organizzare attività alternative: uno spazio aperto la mattina e il pomeriggio, tutti i giorni, per tutto l’anno. Il DPR 567 del 1996 garantisce agli studenti un’aula da autogestire, questo diritto ci viene però quotidianamente negato a causa dell’indisponibilità dei presidi e della scarsità dei fondi destinati agli istituti, in particolare di quelli destinati alle attività studentesche.E’ necessario pertanto riappropriarci dal basso delle aule delle nostre scuole, aprendole al pomeriggio e trasformandole, a costro zero, in aule studio, spazi di dibattito e formazione alternativa. Le discussioni che hanno animato le occupazioni devono avere la possibilità di continuare, costituendosi in gruppi di lavoro permanenti delle aule autogestite, progettando iniziative tematiche da mettere in campo nei prossimi mesi.
- ripetizioni tra pari – scarica la scheda tecnica sulle ripetizioni autogestite (1156)
- laboratori di didattica alternativa – scarica la Scheda tecnica didattica e commissioni (620)
- aule studio
- cineforum tematici
- iniziative e dibattiti culturali
- corsi autogestiti di orientamento all’università e al lavoro
- corsi di teatro o di musica
- assemblee dei comitati studenteschi o dei collettivi
- Scarica l’Ordine del giorno da discutere nelle assemblee e nel Consiglio d’istituto -odg aule autogestite (234)
- Scarica la scheda tecnica sulle aule autogestite - scheda tecnica aule autogestite (274)
- Scarica il modello di progetto per le aule autogestite - modello progetto aula autogestita (339)
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