FARA IN SABINA (RI) – Scuola rotta, futuro a pezzi! 10/04/14
Per noi studenti dell’Aldo Moro di Fara in Sabina in provincia di Rieti la prima campanella di scuola è suonata il 15 Settembre. Ci aspettavamo qualcosa di nuovo rispetto l’anno ...
Per noi studenti dell’Aldo Moro di Fara in Sabina in provincia di Rieti la prima campanella di scuola è suonata il 15 Settembre. Ci aspettavamo qualcosa di nuovo rispetto l’anno precedente ma così non è stato. La Provincia si è di nuovo dimenticata di noi.
Basta spostarsi al piano superiore dell’Istituto per notare in che degrado tale Istituto si trova. Intonaco cadente ,crepe abbastanza evidenti su ogni muro e tutto ciò camminando per i corridoi dell’edificio. Entrando nelle classi poi possiamo trovare anche dei veri e propri buchi nei muri con un ampio diametro, o della muffa situata al di sotto delle finestre che nei giorni di temporali intensi, lasciano trapassare la pioggia e quindi molto spesso si allagano le classi.
Ma sorvolando le condizioni di struttura dell’edificio, possiamo riscontrare problemi anche nell’arredamento scolastico. Ad oggi alcune classi sono prive di sedie banchi o lavagne. Tutto questo è stato fatto notare in precedenza nell’anno scolastico 2013-2014 alla provincia. Infatti l’Istituto nello scorso anno scolastico ha effettuato un occupazione pari ad una settimana per tali motivi andando anche a bussare alle porte della provincia con una manifestazione studentesca insieme ad altri istituti.
La provincia a tutta risposta ci aveva detto che avrebbe risolto tutti i problemi entro questa estate.
Ma ad oggi l’arredamento scolastico è incompleto, inoltre la struttura dell’edificio è peggiorata tanto che alcune classi sono costretta a svolgere le lezioni nei laboratori , privando quindi le altre classi di usufruire di tali laboratori, a causa delle condizioni delle aule. Il nostro preside, come avviene alla fine di ogni anno scolastico ha inviato una lettera alla Provincia per richiedere l’arredamento scolastico mancante. Richiesta che è stata ricevuta dalla Provincia, la quale aveva assicurato di aver ordinato l’arredo necessario. Purtroppo ad oggi inseguito ad un nostro sciopero siamo venuti a sapere che tale affermazione si è rivelata falsa perchè ci è stato detto che l’Ente non è in possesso dei soldi per l’acquisto del materiale necessario. Per questo la fornitura rischia di essere comprata con i nostri soldi, ovvero con i soldi delle tasse pagate dai nostri genitori (90€ annui) . Denaro che dovrebbe essere utilizzato per il funzionamento dei laboratori che invece verrà adoperato per risolvere dei problemi di edilizia che dovrebbero essere risolti dalla provincia. E quindi per l’ennesima volta saremo noi studenti a rimetterci. Ma non ci arrendiamo qualcosa deve muoversi per questo molto probabilmente mobiliteremo un’altra manifestazione o comunque attueremo ogni forma di protesta possibile. Abbiamo già effettuato raccolte di denaro per ritinteggiare alcune aule o rimettere in condizioni decenti il soffitto della scuola ,siamo stufi di rimetterci ogni anno. Qualcosa deve cambiare e qualcuno deve ascoltarci. E’ dall’incirca l’anno 2012 che ci mobilitiamo, come il resto delle altre scuole , risalendo alla legge Aprea e se quella legge è stata bloccata grazie alle proteste studentesche vuol dire che qualcosa ancora possiamo ottenere facendoci sentire in coro. Combatteremo sempre per i nostri diritti.
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