Caro scuola: nuovo anno, nuovi aumenti 08/22/14
La riapertura delle scuole è alle porte e gli studenti e le loro famiglie si apprestano a mettere mano al portafoglio per comperare i libri di testo e il corredo ...
La riapertura delle scuole è alle porte e gli studenti e le loro famiglie si apprestano a mettere mano al portafoglio per comperare i libri di testo e il corredo scolastico. Come Unione degli Studenti, abbiamo già denunciato più volte i costi elevatissimi che ci si trova a dover affrontare nell’atto di comperare i libri e il materiale scolastico, costi che ad oggi rappresentano una delle più grandi barriere all’accesso ai saperi. Recentemente, la Federconsumatori e il Codacons hanno reso pubbliche le loro stime e avvalorano la nostra denuncia.
Secondo Federconsumatori, quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 529,50€ per ogni ragazzo, il +1,6% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Inoltre, coloro che dovranno fare i conti con spese più elevate saranno gli alunni delle classi prime. uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 484 € (il +1,7% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti +506,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 990,50 €. Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 799 € (il +1,5% rispetto allo scorso anno) +506,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.305,50 €. In base alle prime stime del Codacons, inoltre, i rincari più elevati si registreranno quest’anno per i libri: per i testi scolastici, i libri consigliati e i dizionari, la spesa per le famiglie aumenterà del +4,5% rispetto lo scorso anno. Il corredo scolastico invece (penne, diari, quaderni, zaini, ecc.) comporterà un maggior esborso di circa il +2%. Si tratta di una vera e propria stangata per le famiglie italiane, il cui potere d’acquisto dal 2008 è diminuito di oltre il -13,4%.
Inoltre, a ciò si aggiungono le indicazioni in merito alle modalità di adozione dei libri di testo di cui tenere conto in vista dell’anno scolastico 2014/2015 fornite dalla direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del MIUR mediante una nota risalente al 9 aprile 2014. Tra le varie disposizioni annunciate dalla nota in questione figura l’abolizione del vincolo pluriennale di adozione dei testi scolastici. Quindi si consente ai docenti di poter adottare ogni anno una nuova edizione. Il MIUR assicura, di fatto, la propria complicità ai meccanismi speculativi delle lobby editoriali e minando oltretutto la possibilità di riutilizzare i libri di testo e di organizzare i mercatini del libro usato, oggi unica forma utilizzata dagli studenti per abbattere i costi esosi che, nonostante i diversi tentativi di limitare le spese, ogni anno superano vertiginosamente i tetti di spesa imposti dai diversi ministri. Infine, il MIUR, ha annunciato che dal prossimo anno scolastico comincerà anche l’inserimento sempre più massiccio di libri in formato misto (digitale-cartaceo) e totalmente digitale. Si tratta di normali libri di testo a cui si aggiunge un CD-ROM o un link, che rimangono perlopiù inutilizzati, ma che comportano un rilevante aumento del prezzo di copertina.
Per contrastare il fenomeno del caro-libri l’Unione degli Studenti sta organizzando, come ogni anno e in tutto il Paese, decine di mercatini dei libri usati, dove i libri di testo possono essere venduti e acquistati al 50% del loro prezzo di copertina, al sicuro dalle speculazioni delle librerie. In alcune regioni abbiamo addirittura auto-prodotto un diario scolastico in vendita a basso costo, per cercare di tenere bassi i costi del materiale scolastico degli studenti. Ma la vera novità di quest’anno è il nostro nuovo sistema di catalogazione online dei libri di testo, dove chiunque può verificare comodamente dal proprio pc se nella propria città sono disponibili i libri che gli occorrono, comprarli o vendere i propri. È un’attività mutualistica storica che nasce anche dall’esigenza di mettere in evidenza i deficit del nostro sistema di diritto allo studio. Difatti, continuiamo a rivendicare una Legge Nazionale sul Diritto allo Studio, che, tra i vari servizi, contenga il comodato d’uso per i libri di testo e che, soprattutto, sia rispettata e resa effettiva dalle leggi regionali.
Il 10 ottobre scenderemo in piazza in tutta Italia per rivendicare una radicale inversione di marcia, per ribadire che studiare non può e non deve essere un lusso per poch*, per una scuola di qualità, pubblica e gratuita!
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