Apprendiamo a mezzo stampa la notizia del rifiuto, da parte del sindaco di Prevalle (provincia di Brescia), di celebrare un matrimonio gay, proibizione poi sventata dall’intervento di un assessore.

Come Unione degli studenti Brescia riteniamo inaccettabile questa dichiarazione da parte del sindaco leghista di Prevalle che si dichiara “no gender” e avrebbe voluto negare un diritto fondamentale, in una regione che vede costanti rigurgiti omofobi noi rifiutiamo che le istituzioni vietino un unione civile. Fare dell’eterogeneità un valore dovrebbe essere l’obiettivo delle amministrazioni comunali che, nel caso del sindaco di Prevalle Amilcare Ziglioli, dimostra invece ignoranza e ostracismo nei confronti della legge stessa, pur nelle evidenti mancanze della legge sulle unioni civili. 

Le nostre scuole sono “gender free” perché nella libertà di essere e di amare chi si vuole si costruisce una società basata sui diritti e l’inclusione, al contrario chi propaganda la teoria “no gender”, omofoba e bigotta, risulta non solo fuorilegge ma anche fuori dal tempo. Il sindaco leghista ha inoltre affermato: “non vogliamo che certe teorie entrino nelle nostre scuole e vengano insegnate ai nostri ragazzi”, ci chiediamo a nome di chi parli il signor Ziglioli? Sicuramente non in nostro nome!

Come Unione degli studenti Brescia siamo dalla parte di chi rivendica e difende il diritto all’unione civile e ci batteremo a partire dalle scuole bresciane per diffondere l’educazione sessuale e all’affettività, oltre che una solidarietà attiva a tutta la comunità lgbt+ affinché la cultura e la coscienza siano l’antidoto contro ingiustizie e discriminazioni, odio e ignoranza.