Cos’è l’UdS
L’Unione degli Studenti (UdS), nata nel 1994, è un’organizzazione studentesca d’ispirazione sindacale che promuove la difesa dei diritti degli studenti e il protagonismo degli studenti e delle studentesse, fuori e dentro la scuola.
Tale azione avviene tramite la rappresentanza negli organi collegiali e istituzionali e attraverso la partecipazione attiva, diretta e consapevole dei singoli studenti e studentesse nella costruzione di una scuola pubblica, laica e democratica, di un sapere consapevole e critico, funzionale alla capacità di cogliere le contraddizioni del nostro tempo e di costruire una società dal volto umano, improntata ai principi di libertà, fratellanza e uguaglianza.
L’Unione degli Studenti si riconosce nei valori democratici sanciti dalla Costituzione Italiana, nata dalla lotta di liberazione contro il nazifascismo, ed è impegnata nel contrastare i nuovi fascismi che covano nella nostra società.
E’ un’organizzazione autonoma, laica, apartitica, aconfessionale, multietnica, antirazzista, antifascista.
Rigetta il modello unico neoliberista del mercato, come pure le guerre e le intollerabili violenze che da esso derivano. Anche per questo è impegnata per l’affermazione di una cultura di pace e non violenza
La centralità della conoscenza all’interno degli attuali processi di accumulazione della ricchezza, induce a ritenere centrale, nella società, il ruolo dei soggetti in formazione: ecco perché l’Unione è impegnata nell’unificazione delle lotte e delle soggettività del mondo della conoscenza. Fa parte, insieme a Link – Coordinamento Universitario, della Rete della Conoscenza.
L’Uds fa parte dell’O.B.E.S.S.U. (Organising Bureau of European School Student Union), il sindacato studentesco europeo.
E’ un’organizzazione nazionale che non persegue fini di lucro.
- Gli studenti e le studentesse dell’Uds si battono quotidianamente:
- per il rispetto dei diritti degli studenti, perché siano garantiti e valorizzati i diritti contenuti nello Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse e per la rivendicazione di nuovi diritti;
- per la difesa, la rivendicazione e la promozione del principio costituzionale del diritto allo studio e per la realizzazione di un autentico welfare studentesco a tutti il livelli istituzionali;
- contro tutte le forme di autoritarismo dei dirigenti scolastici e dei professori e per una scuola che sappia accogliere le richieste, le istanze e degli studenti e promuova la partecipazione democratica e la creatività studentesche, in un ottica di cooperazione tra studenti e docenti;
- per la piena consapevolezza degli studenti e delle studentesse circa le proprie potenzialità quali soggetti attivi per il cambiamento della propria esistenza e di quella degli altri;
- perché sia valorizzato il protagonismo studentesco negli organi collegiali delle scuole e negli altri luoghi di rappresentanza studentesca, le Consulte provinciali degli studenti, il Forum delle associazioni studentesche e in generale nel contesto territoriale e nazionale;
- per un piano di investimenti straordinari a favore dell’edilizia scolastica e delle strutture innovative e tecnologiche;
- per l’ applicazione e la piena valorizzazione del D.P.R. 567/96 e successive integrazioni che consente l’ apertura pomeridiana delle scuole per attività extra-curricolari e per lo snellimento delle procedure d’ accesso ai fondi messi a disposizione dallo stesso;
- per una didattica davvero nuova, dove vengano rispettate le inclinazioni, le aspettative e le capacità di tutti, dove le lezioni siano frutto di un progetto didattico partecipato e condiviso da tutte le componenti della scuola, per la valorizzazione di pratiche laboratoriali e stages di qualità che siano accessibili a tutti e a tutte;
- per una didattica protesa alla costruzione di una cultura di pace, una didattica che valorizzi anche la storia e la cultura extraeuropee, che metta al centro i diritti umani;
- perché i docenti vengano valutati e perché gli studenti, i quali vivono direttamente sulla propria pelle tutto i giorni le capacità o le lacune degli insegnanti italiani, abbiano voce in questo processo di valutazione;
- Per la riqualificazione della formazione professionale;
- per contrastare e sradicare la cultura mafiosa promuovendo una cultura della cittadinanza, della convivenza civile e dei diritti;
- per la promozione tra i giovani della cittadinanza attiva in tutte le sue forme, attraverso la creazione e l’implementazione di spazi di aggregazione, cultura, ludici, di libera espressione, solidarietà e volontariato;
- per la promozione di politiche di tutela e di sostegno delle persone diversamente abili;
- per la promozione dell’educazione al consumo critico e responsabile contro le ingiustizie sociali connesse al sistema economico mondiale;
- l‘individuazione di luoghi e spazi associativi che possano favorire l’autorganizzazione dei cittadini sviluppando politiche di stimolo verso gli enti e le istituzioni;
- costruire esperienze di vita associata, conoscenza reciproca e impegno comune fra studenti, cittadini e altre forme associative tramite scambi e patti di collaborazione, gemellaggi nazionali ed internazionali;
- per una rivalutazione della questione meridionale come una questione nazionale fondamentale soprattutto allo sviluppo sociale e formativo del nostro paese;
- la promozione di progetti tematici riguardanti l’informazione sessuale, la pace, il consumo critico, la memoria storica, il razzismo, la cultura della legalità, l’antimafia, il disagio giovanile, l’uso consapevole di sostanze stupefacenti nonché di una politica basata sulla riduzione del danno che possano causare, la solidarietà e la cooperazione internazionale, la difesa dell’ambiente e del nostro patrimonio culturale,storico-artistico anche in collaborazione con Enti Locali;
- l’impegno a costruire forme di relazione stabile fra gli studenti italiani e gli studenti di tutto il mondo;
- contribuire al riconoscimento e all’affermazione del sindacato studentesco.
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