21 marzo | Ponti di solidarietà, opportunità di futuro: perché scendiamo in piazza nella XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie 03/02/16
Cos’è il 21 Marzo Dal 1995 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Quest’anno la giornata sarà riconosciuta a livello ...
Cos’è il 21 Marzo
Dal 1995 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Quest’anno la giornata sarà riconosciuta a livello nazionale, dunque la manifestazione naionale di Messina sarà accompagna da manifestazioni su tutto il territorio.
Cosa fare il 21 Marzo
Il 21 Marzo raggiungeremo le piazze organizzate da Libera o renderemo le scuole, le università, i nostri spazi sociali, i luoghi simbolici della città dei “luoghi dell’impegno”. In tutti i luoghi si procederà alle 11 alla lettura dei nomi di tutte le vittime di mafia.
Non vogliamo quindi che ci si limiti ad interrompere le lezioni per mezz’ora o si costruisca il solito seminario, ma vogliamo che all’interno dei luoghi scelti si organizzi una intera giornata dell’antimafia sociale per spingere alla riflessione sul proprio territorio, all’apertura di spazi di partecipazione, alla pratica diretta dell’alternativa. Vogliamo aprire dei “cantieri” in cui sia possibile discutere e praticare un modello alternativo di città, in memoria di chi ha dato la vita per questo. Al modello mafioso rispondiamo infatti con un altro modello di socialità e di legami tra le persone che possa costruire dal basso una alternativa al ricatto delle mafie.
Perchè mobilitarsi contro le mafie
Le mafie sono un fenomeno sociale complesso, non sempre riconoscibile. I film hanno costruito una idea stereotipata di mafia che non corrisponde alla realtà, poichè il fenomeno mafioso non è solo al Sud e non è solo legato alla violenza.
Una delle principali ragioni di espansione al Nord ed a livello internazionale delle mafie è infatti quella dell’arricchimento, della gestione economica di flussi di capitali e dei traffici non solo di droga. Le mafie come organizzazioni para-statali si rafforzano in un momento storico di crisi economica come quello che stiamo vivendo poichè sono in grado di dare opportunità a coloro che non ricevono adeguati diritti dallo Stato, approfittando della condizioni di bisogno in cui versa gran parte della popolazione. In virtù degli interessi della criminalità organizzata, inoltre, è diffusa la collusione tra mafie e politica attraverso la concessione di appalti e autorizzazioni.
Vi è dunque una gestione del territorio totalmente parallela, che nella maggior parte dei casi specula su di esso e sulla vita delle persone ai danni della salute e dell’ambiente (in questo caso di parla di ecomafie). Le mafie speculano anche sullo sfruttamento a causa dell’assenza di diritti al lavoro e tutele per molti soggetti in difficoltà. Caso noto è quello dei migranti in agricoltura, che subiscono il fenomeno del caporalato sulla loro pelle (in questo caso parliamo di agromafie), ma non solo.
Combattere le mafie significa oggi voler riprendere potere sulle nostre vite e sui nostri territori, agendo sulle cause che spingono alla criminilità sociale. Ai meccanismi di controllo delle mafie noi rispondiamo con l’attivazione dal basso, ossia lottando per un mondo più giusto che possa abbattere disuguaglianze e marginalità sociale, praticando una idea nuova di gestione partecipata dei nostri territori, pretendendo leggi contro le grandi speculazioni ambientali e finanziarie.
1) Scarica i materiali a questo link
2) Scheda tecnica, approfondimenti e spunti di lavoro
3) Circolare di adesione dal MIUR che permette la giustificazione dell’assenza
Per informazioni o per organizzare le iniziative in verso il 21:
Marco (Rete della Conoscenza): 3343249585
Alberto (Link Coordinamento Universitario): 3464115401
Danilo (Unione degli Studenti): 3401653203
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