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Studenti in piazza il 5 maggio per lo sciopero generale [TUTTI I MATERIALI E I PULLMAN] 04/23/15

Dopo mesi e mesi di proteste e proposte alternative il Governo si appresta ad approvare la riforma della scuola entro metà maggio. La Buona Scuola in realtà di buono ha ...


Dopo mesi e mesi di proteste e proposte alternative il Governo si appresta ad approvare la riforma della scuola entro metà maggio. La Buona Scuola in realtà di buono ha poco o nulla. Giorno dopo giorno crollano le promesse principali, dalle assunzioni dei precari, sino all’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica. Al contempo non si ascoltano le tante voci che hanno provato in questi ultimi mesi a porre le vere priorità della scuola. Non ci limitiamo a rivendicare il blocco della riforma, ma opponiamo delle valide alternative. Vogliamo un’Altra Scuola giusta che riparta da sette priorità: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione; un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio della scuola pubblica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica.
Ora il Parlamento è sotto scacco, vittima di una forzatura democratica senza pari dell’uomo solo al comando. Purtroppo per loro non ci arrenderemo. Dopo intensi mesi di mobilitazioni, assemblee e occupazioni è finalmente stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori da parte dei sindacati per la giornata del 5 maggio. Quel martedì i lavoratori proveranno a chiudere tutte le scuole, raccogliendo un’adesione senza pari alla protesta quantomai necessaria. Noi studenti ci faremo sentire al loro fianco e vogliamo chiamare in nostro sostegno tutto il Paese. La riforma del Governo non può passare perché va contro i veri bisogni del Paese, che dovrebbe investire in conoscenza, ricerca e innovazione invece di immaginare scuole a servizio dell’azienda della porta accanto, che dovrebbe investire sul diritto allo studio, sul reddito ed in generale sul sistema d’istruzione pubblico per abbattere le disuguaglianze invece di legittimarle tramite lo school bonus, il 5 per 1000 e l’apertura alle sponsorizzazioni dei privati, che dovrebbe immaginarsi una scuola aperta, inclusiva e democratica, invece di consegnare tutti i poteri in mano ad un Dirigente manager. Non vogliamo lasciare che vinca un modello di scuola autoritario, succube dei privati, di una valutazione punitiva e fucina di precarietà, ma vogliamo una scuola palestra di cittadinanza, democrazia e cooperazione. Se il Governo non ci ascolterà continueremo a mobilitarci: boicotteremo i test Invalsi il 12 maggio e lotteremo congiuntamente agli insegnanti per bloccare gli scrutini. Siamo pronti a chiudere le scuole!
Il 5 maggio saremo in piazza a Roma, chiuderemo le scuole, scenderemo per strada assieme, chiamando a raccolta tutti coloro che non ci stanno ad alcun ricatto. Vogliamo costruire uno sciopero generale di tutte e tutti, bloccando il Paese intero per dare voce a chi in questi ultimi anni è rimasto inascoltato e costruendo una grande manifestazione nazionale della e per la scuola pubblica nella Capitale.
La scuola dev’essere nelle nostre mani, come la democrazia, come il lavoro. Vogliamo che sia nelle nostre mani, e non in quelle fameliche di Confindustria e delle lobby che tengono sotto scacco il nostro Paese. Le nostre mani, l’emblema della partecipazione; le mani che ogni giorno si stringono per la rabbia, la frustrazione, le ingiustizie; le mani di chi vive la scuola odierna piena di distorsioni, che ne conosce le potenzialità e che sa come cambiarla; le mani giovani di chi ha ancora il coraggio di sognare un’autodeterminazione non legata al reddito dei genitori; le mani che ogni giorno si tendono per costruire una scuola, una città, un luogo di lavoro aperto e inclusivo; le mani che si stringeranno l’una all’altra per non lasciar passare una riforma calata dall’alto, contro i bisogni e i desideri di chi ogni giorno vive il basso.
Il 5 maggio costruiremo a Roma un grande spezzone sociale “La scuola e la democrazia sono #nellenostremani”, affianco a quello dei sindacati, perché crediamo che il tema della scuola sia realmente di tutte e tutti e non soltanto degli “addetti ai lavoro”. Organizziamoci in ogni città per essere presenti a Roma o per partecipare ai cortei macroregionali di Cagliari, Palermo, Bari e Milano!

Se vuoi riempire un pullman per Roma contattaci o visualizza i pullman che partiranno QUI

SCARICA I MATERIALI UTILI [in continuo aggiornamento]

Nella tua scuola ci sarà un’assemblea verso il 5 maggio? Organizzerai un flash-mob verso lo sciopero generale?Comunicacelo inviando una mail a unionedeglistudenti@gmail.com o chiamando ai  responsabili territoriali di riferimento per la tua regione. Oppure scrivici tranquillamente su facebook!

 


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