fare MUTUALISMO
Patrimonio storico delle nostre organizzazioni sono i servizi mutualistici. Lo stampo sindacale che ci contraddistingue è forse il punto di orgine di questo nostro patrimonio, ma il nostro immergerci in questa dimensione è stato in grado di produrre una grandissima innovazione di pratiche del genere. Questo patrimonio di pratiche ha la necessità di trovare costantemente una catalogazione ed una condivisione affinchè non si disperda, anzi si migliori, si ampli e si radichi tramite la sua effettiva realizzazione.
C’è da partire però dalla base fondante del concetto di mutualismo: il mutualismo nasce dalle esperienze di solidarietà operaia di fine ’700 durante le quali con pratiche come le casse di mutuo soccorso1 quando, partendo da una necessità e dalla vulnerabilità di un singolo, incapace da solo di risolvere il problema, si trovava nella forza della collettività la possibilità di andare
avanti. É attorno alla coscienza della forza della collettività organizzata che nascono le prime
organizzazioni sindacali, come le Trade Union in Gran Bretagna, ed è attorno ad esperienze simili che si diffonderanno i primi sindacati operai nel resto d’Europa.
Con il passare del tempo le organizzazioni sindacali hanno mutato questa caratteristica peculiare, trasformando le esperienze mutualistiche e solidaristiche in servizi altamente qualitativi. La sfida che abbiamo da tempo lanciato, ed in parte stiamo già vincendo, sul proseguire il modello mutualistico nell’erogazione di servizi, consiste nel cercare di edificare un modello in cui non si offra un “prodotto” come degli “operatori del settore”, ma si costruiscano delle esperienze di scambio in cui da studente a studente si leghi un rapporto biunivoco e reciproco, in cui si cerca di passare un modello di socialità alternativo all’individualismo imperante figlio dello sfrenato modello economico neoliberista che abbiamo conosciuto in
questi ultimi trent’anni.
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